Ammazza blog (metà) 2013

Leggendo l’articolo di Guido Scorza sulla nuova legge ammazza blog, apprendo che “stabilire che chiunque gestisca un blog, un sito internet, una piattaforma di condivisione di contenuti, una web tv, un forum di discussione, una pagina su un social network o un aggregatore di informazioni altrui è tenuto a registrare in tribunale una testata, a nominare un giornalista direttore responsabile, a rettificare entro 48 ore dalla richiesta a pena di una salatissima sanzione pecuniaria ed ad adempiere alle altre decine di formalità e regole prescritte dalla vecchia legge sulla stampa per chi intenda fare dell’informazione un’impresa ed un mestiere.” (articolo).

Immediatamente ho pensato che han fatto tutto questo per dare lavoro ai giornalisti: categoria ormai stremata dal precariato, dal lavoro a gratis, dalla diminuzione dei giornali venduti (anche se le testate online sbocciano come i fiori e quindi penso che almeno lì, ci si guadagna).Va bene, capisco si vuole lottare la disoccupazione, soprattutto tra i giovani, ma non penso ci siano così tanti giornalisti e poi non penso che molti ci guadagneranno, infatti ho già contattato un mio amico per farmi da giornalista a gratis (direttore no, dai: sono io che ci scrivo qui) e non credo di esser stato l’unico.

Ah poi per la rettifica: ma il giusto processo in .it esiste ancora o dobbiamo estradare verso un .is(dominio dell’Islanda)?